Module 5.3. Come utilizzare le tecnologie digitali per agevolare l’internazionalizzazione dei curricula
Attività Interattive
Questo modulo aiuterà a capire la logica dietro l’internazionalizzazione e come la tecnologia può aiutare a internazionalizzare il curriculum, per esempio attraverso le opportunità di apprendimento internazionale online collaborative, le sue diverse tipologie e i mezzi per promuoverle. Presenta inoltre i punti chiave del curriculum che vanno analizzati quando si prende una decisione relativa alla sua internazionalizzazione, così come il ruolo delle credenziali digitali come mezzo per riconoscere le competenze sviluppate.
Tradizionalmente, le istituzioni di insegnamento universitario si sono perlopiù affidate all’internazionalizzazione per migliorare la qualità dell’insegnamento e della ricerca e per aiutare le istituzioni di altri paesi a sviluppare le loro capacità. Concettualmente, l’internazionalizzazione è stata per molto tempo vista principalmente come incentrata sulla mobilità transfrontaliera di singoli studenti e studiosi e non come una strategia riguardante le istituzioni o i sistemi di istruzione superiore. Negli ultimi 20 anni si è verificato un ampliamento della gamma di attività associate all’internazionalizzazione – da un focus quasi esclusivo sulla mobilità individuale a strategie più elaborate che comprendono lo sviluppo dei curricula, la cooperazione nella ricerca, lo sviluppo del personale e il miglioramento della qualità didattica (van der Wende, 2010).
Gli obiettivi e le strategie istituzionali per l’internazionalizzazione sono strettamente connesse ai loro profili istituzionali. Le università ad alta intensità di ricerca sono chiaramente spinte dalla collaborazione internazionale e dalla competizione nella ricerca, e quindi si concentrano maggiormente sull’attrarre studenti laureati di talento, mentre le istituzioni orientate all’insegnamento di solito si concentrano maggiormente sugli studenti universitari (van der Wende, 2010) L’internazionalizzazione tuttavia può essere vista nel contesto della cooperazione e del networking come mutualmente benefica. In questo caso, le strategie delle istituzioni di insegnamento universitario si concentrano sulla ricerca collaborativa, lo scambio di studenti/ personale e programmi di studio comuni. Inoltre, l’internazionalizzazione può anche essere intrapresa come un approccio in grado di generare entrate, se si considera l’istruzione superiore come un’industria di esportazione e utilizzando le entrate per finanziare il settore dell’istruzione superiore nazionale (van der Wende, 2010).
I curricula internazionalizzati possono essere descritti come curricula con un orientamento internazionale nei loro contenuti, finalizzati a preparare gli studenti ad agire (sia professionalmente che socialmente) in un contesto internazionale e multiculturale, e progettati per studenti nazionali e/o stranieri (Van der Wende, 1996). L’internazionalizzazione del curriculum si concentra sull’idea di sviluppare una dimensione internazionale e interculturale in un programma di studio, che include i contenuti del curriculum, i metodi di erogazione e altri servizi volti a sostenere il percorso educativo degli studenti (Leask, 2009).
L’internazionalizzazione del curriculum si attua attraverso interazioni transfrontaliere che avvengono non solo attraverso il tempo trascorso all’estero, ma attraverso la partecipazione facilitata dalla tecnologia a network comprendenti collegamenti con studenti e istituzioni all’estero (Sweeney, 2014).
La mobilità virtuale degli studenti, basata sull’uso delle tecnologie informatiche e della comunicazione contribuisce ad ampliare l’accesso globale all’istruzione superiore, a favorire l’innovazione, a ridurre i costi e ad aprire opportunità di accesso, scambio e collaborazione migliori in termini di internazionalizzazione. Inoltre, fornisce un’esperienza accademica estesa e sviluppa le competenza digitali, linguistiche e interculturali degli studenti (Helm, 2019).
Al momento di decidere come procedere con l’Internazionalizzazione del Curriculum (IoC), le istituzioni dovrebbero prima considerare quali delle aree didattiche facenti parte del curriculum possono beneficiare di più dall’inclusione di attività i cui obiettivi di apprendimento includono anche una dimensione internazionale (o globale) volta a sviluppare competenze e attitudini che consentiranno la comprensione reciproca in ambienti interculturali.
In secondo luogo, il design delle attività di apprendimento dovrebbe soddisfare almeno tre requisiti, stabiliti per l’implementazione dei progetti di Online International Learning (cd. Mobilità virtuale) dalla Coventry University:
- Gli studenti devono impegnarsi a comunicare online e interagire con i loro coetanei di altri paesi sui contenuti della disciplina
- le attività collaborative devono essere orientate verso l’ottenimento di obbiettivi formativi internazionalizzati e
- deve essere presente una componente di riflessione (ad esempio, saggio, focus group) che aiuti gli studenti a rendere pubblico ciò che hanno appreso durante gli scambi interculturali (Villar-Onrubia, 2015).
Inoltre, il collegamento tra IoC e lo sviluppo delle competenze interculturali non è sempre facile da costruire senza un adeguato supporto e lo sviluppo delle capacità d’internazionalizzazione degli educatori stessi. Pertanto, si raccomanda di rivolgersi a un team di supporto con specialisti in impegni interculturali e Technology enhanced learning, i quali fungeranno da guida e formazione al personale coinvolto nella definizione di obbiettivi formativi internazionalizzati, nella progettazione di attività didattiche e nello stringere accordi di collaborazione con università partner.
Un altro aspetto a cui prestare attenzione quando si definisce l’IoC è la garanzia di riconoscimento delle conoscenze acquisite e delle competenze e attitudini sviluppate durante le esperienze di mobilità. La creazione di accordi di riconoscimento tra istituzioni e l’implementazione del processo di assegnazione delle credenziali digitali sono fondamentali per assicurare che quando gli studenti hanno completato la loro mobilità e hanno raggiunto i risultati di apprendimento specificati per le diverse attività didattiche facenti parte dell’esperienza di mobilità, queste saranno ufficialmente riconosciute.
Esistono molteplici tipi di collaborazione volte a internazionalizzare un curriculum: che sia sotto forma di offerte congiunte in cui un consorzio di istituzioni come il Consorzio Europeo delle Università Innovative (ECIU) il quale aiuta ad offrire un portafoglio di corsi che possono portare a ottenere qualifiche complete. Le relazioni tra queste istituzioni sono definite da un contratto e la qualifica è tipicamente rilasciata da tutte le istituzioni partecipanti. Ciascuna di queste istituzioni riconosce tutti i crediti e la qualifica risultante come se fosse la propria. Nel caso dell’ECIU è importante notare come il loro focus sullo sviluppo delle competenze con micro-credenziali al centro e le sue attività siano basate su un forte nesso ricerca-industria-educazione.
Altri tipi possono essere i programmi di laurea congiunti (offerti da due o più istituzioni) come il programma International double degree organizzato dall’Università Carlos III di Madrid, il quale si basa su specifici accordi di scambio che assicurano il riconoscimento di tutti i crediti e rilascia doppio titolo.
Un altro esempio è l’iniziativa Collaborative Online International Learning guidata dalla Coventry University, in associazione con università di tutto il mondo: essa prevede esperienze di mobilità virtuale incorporate all’interno del curriculum.
Vi invitiamo a consultare le seguenti risorse, vi aiuteranno a ottenere maggiori informazioni sull’internazionalizzazione del curriculum sulla base delle esperienze maturate in questo ambito:
- “Online international learning: Internationalising the curriculum through virtual mobility at Coventry University” di Daniel Villar-Onrubia e Brinder Rajpal. Questo articolo descrive l’Online International Learning, il programma di mobilità virtuale implementato dall’università britannica come outcome della strategia internazionale del Coventry University Group.
- Video Erasmus+ sugli Scambi Virtuali: Spiega come lo scambio virtuale ha reso possibile a ogni giovane di vivere esperienze transnazionali e interculturali.
Leggete il white paper dell’università ECIU sulle micro-credenziali “Paving the road for the micro-credentials movement”, il quale fornisce una panoramica della strategia seguita dal Consorzio europeo delle università innovative per il riconoscimento reciproco dei microcredenziali.
Attività Interattive
- Create un blog post che descriva le vostre riflessioni su come la vostra istituzione può promuovere ulteriormente l’internazionalizzazione del curriculum creando nuove opportunità di apprendimento digitale che porteranno gli studenti all’ottenimento di credenziali digitali.
- Con alcuni colleghi della vostra istituzione, discutete una proposal, chiedete opinioni e cercate qualcuno che abbia già iniziato un’attività legata al modulo, ecc. Questa discussione può essere effettuata faccia a faccia o in un incontro virtuale.
- Condividete la vostra idea/proposal/risultati con altri, trovate tre punti forti/deboli della proposta presentata, date un feedback a una proposta di un altro partner o contribuite al lavoro di un altro partner, ecc..