AREA 1: CAMBIAMENTI PEDAGOGICI

FONDAMENTI

Parallelamente alla crescita esponenziale degli utenti di Internet negli ultimi tre decenni, le situazioni nelle quali gli schermi e la tecnologia digitale mediano l’apprendimento sono diventate molto più comuni, sia in contesti formali che informali.

Il Web ha iniziato ad essere utilizzato per fini didattici già dal 1996:  ciò ha comportato l’introduzione di nuovi tipi di esperienze di insegnamento e di educazione, insieme con tutta un’altra serie di aspettative, miti, promesse e speranze che troppo spesso non sono state poi quello che ci si attendeva (Bates 2005).  Mentre i corsi online e le istituzioni per l’insegnamento universitario che si sono specializzate in queste nuove modalità per l’educazione si sono diffuse largamente nel corso del tempo, permangono comunque alcune diseguaglianze (influenzate da fattori socio-economici e culturali) riguardo ai soggetti in grado di fruirne. (Czerniewicz 2018, Eynon & Malmberg 2021).

A causa della pandemia dovuta al COVID-19, istituzioni ed interi sistemi educativi di tutto il mondo non hanno avuto altra scelta che intraprendere quello che è stato definito un “online pivot“, un periodo che comprende i lockdown del 2020 e 2021 in cui l’apprendimento remoto è passato dall’essere un’eccezione a diventare la norma. A causa dell’impossibilità di erogare didattica nei campus o nelle scuole, educatori e studenti hanno dovuto adattarsi rapidamente a un nuovo contesto in cui le interazioni tra loro e i docenti potevano avvenire solo online. 

Questa situazione ha rivelato important deficit in termini di abilità, ineguaglianze tra studenti e materiali che hanno interessato la preparazione degli educatori e degli studenti, non in grado di partecipare pienamente alle esperienze di apprendimento digitale. Ciò ha portato a prioritizzare la trasformazione della pedagogia per molti enti interessati nel settore educativo, evidenziata dal gran numero di report ed iniziative lanciate nel 2020 e nel 2021 con l’obiettivo di determinare il futuro dell’educazione, ed in particolare per decidere quale ruolo riservare alle tecnologie digitali. (e.g. Barber et al. 2021, Barosevcic et al. 2021, European Commission 2020, Facer & Selwyn 2021).

L’educazione digitale probabilmente continuerà ad occupare un posto centrale nelle esperienze educative del mondo post-pandemia e richiederà sempre più flessibilità e predisposizione ad approcci ibridi, combinando o alternando esperienze da remoto ed in presenza, come proposto nell’HyFlex approach. (Rider & Moore 2021).

Il modulo in questa sezione copre gli aspetti principali che ogni Strategia per l’Educazione Digitale dovrebbe considerare. Il primo modulo ha a che fare con l’importanza di dare agli educatori e agli studenti tutta una serie di modalità per valutare le proprie esperienze e la propria competenza in ambito digitale, così da identificare sia i punti di forza che quelli di debolezza come primo passo per aumentare la propria abilità nell’interfacciarsi con l’educazione digitale.

Il secondo modulo si concentra invece sul supporto agli educatori nello sviluppare le competenze digitali necessarie per offrire esperienze di insegnamento adeguate, considerando anche le caratteristiche degli ecosistemi di Tecnologia Educativa (Edtech, o “Educational Technology”).

Non dissimilmente da ciò, il terzo modulo ha l’obiettivo di indicare come si può agevolare gli studenti nello sviluppare le abilità digitali di cui hanno bisogno per ottenere il massimo risultato in questi ecosistemi educativi digitali.

L’ultimo modulo, infine, guarderà alle implicazioni che l’educazione digitale porta con sé: un altro aspetto che le Strategie per l’Educazione Digitale non possono ignorare.